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I Incontro a Valmontone




Cari amici ed amiche è terminati il primo incontro a Valmontone (Roma), di quello che definirei La Fratellanza del Padre.

Erano presenti a questo Primo incontro della Fratellanza del Padre; Tommasina, Andrea, Alberto, Angelo ed io.

Questo primo incontro è stato importante per approfondire essenzialmente le tematiche legate alle Fraternità, al Libro di Urantia ed al Comitato di Accoglienza della VI Rivelazione.

Sarebbe difficile raccontare l'intero percorso di due mezze giornate, e sarebbe anche riduttivo fare un elenco di quello che sono stati i diversi argomenti tuttavia proverò comunque a parlarne, per farvi partecipi di questo importante evento.

Ci siamo chiesti cosa significa per noi il termine Fratellanza, e sono state date diverse risposte, lasciando anche lo spazio a chi non era presente, lasciando che ciascuno possa esprimere il suo significato nel futuro. Però la volontà di stare insieme è un valore universale che attraversa longitudinalmente ogni pensiero fisolofico e spirituale a prescindere dalla loro origine o denominazione. Come diceva Angelo, i significati importanti riguardano l'unicità di nostro Padre/Madre, o fonte di ogni cosa e la figliolanza che ne deriva per ciascuno/a di noi. In virtù di questo rapporto ecco che nasce la fratellanza, tutti noi come figli di un Unica Sorgente e Centro, che continua ad irradiare di luce (fisica e spirituale) ogni cosa.

E ci siamo domandati anche cosa fanno in pratica i fratelli e le sorelle, oltre a scoprire questo grande valore che ci accomuna. Come l'esempio di una grande famiglia allargata, fratelli e sorelle mettono in pratica degli ideali che purtroppo nel nostro mondo non sono stati ancora sviluppati, come l'amicizia e l'amore. Oltre a questo, tra fratelli ci si aiuta, ognuno con i propri "doni" che ha ricevuto ed entro i limiti delle possibilità di ciascuno. Aggiungo io che è difficile per una persona aiutarne tante, ma resta relativamente facile per molte persone aiutarne una alla volta. E' vero che l'unione fa la forza e che non solo le unità individuali (come le persone) si addizzionano, ma è come se le loro sinergie si elevassero al quadrato.

Un'altra cosa che è venuta fuori e che ha un'importanza analoga è il fatto che ogni fratello che accoglie questo alto concetto di Fratellanza, deve essere accettato per "quello che è" e non per quello che noi vorremmo che sia. Questo perché l'unità spirituale si raggiunge non con la stereotipizzazione ma con la varierà di doni o qualità, dove la complementarietà è l'ingrediente per ottenere la perfezione realtiva al nostro stato attuale. Non mi dilungo oltre ma una cosa essenziale di questo percorso fraterno è strettamente legata al fattore spirituale. L'aiuto dell'altro/a è un elemento fondamentale per creare il primo nucleo di amici/fratelli che condividono l'unica Sorgente e Centro (Padre/Madre di tutto), ma l'aiuto principale dovrà essere subordinato alla crescita spirituale. Pur essendo l'aiuto materiale e morale, un valido inizio per dimostrare il significato del condividere insieme alti ideali, a lungo termine il fattore emergente dovrà inevitabilmente ruotare attorno al carattere spirituale.

Concludo facendo un appello a voi che siete già sensibili a certi argomenti e che avete dimostrato un'attenzione al bene del nostro pianeta e all'amore che nutrite nei confronti degli altri, ecco, è arrivato il momento per schierarsi apertamente senza paure e senza esitazioni, come diceva giustamente Andrea; anche gli avvenimenti sgradevoli hanno un forte eco, anzi attraverso la paura, distraggono molti dalla realtà e in un certo senso, vengono "presi" dalle stesse forze che temono, che esistano realmente o no. Per questo ognuno di noi ha una responsabilità maggiore (se ne è cosciente) nei propri confronti e non solo, anche nei confronti degli altri, che si sentano fratelli o meno, che siano coscienti o meno. E' arrivato il momento, ed è questo, di dimostrare che non siamo qui per aspettare il termine delle nostre esistenze, ma per lasciare almeno un segnale di quello trasmessoci 2000 anni fa dal nostro Maestro Gesù e da tantissimi altri Maestri vissuti in ogni tempo e dimensione che ci hanno sempre seguito. Lo dobbiamo a noi stessi e lo dobbiamo a tutti coloro che hanno creduto in noi.

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